Rieducazione  Motoria in Acqua
Rieducazione Neuromotoria
Terapie Manuali
La maggiore autonomia possibile è l'obbiettivo finale,
la resilienza un auspicabile compagno di viaggio. 
Daniela Cesari


Rieducazione Motoria in Acqua
Rieducazione Neuromotoria
Terapie Manuali
La maggiore autonomia possibile è l'obbiettivo finale,
la resilienza un auspicabile compagno di viaggio. 
Daniela Cesari

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Daniela Cesari

Titolare

Ho conseguito il D.U. in Terapista della Riabilitazione indirizzo neurologico all'Università La Sapienza di Roma nel 1997, con una tesi sperimentale sul ruolo dell'acqua come elemento di valutazione oltre che strumento terapeutico. A Roma ho avuto la possibilità di lavorare come allieva in centri di riabilitazione neurologica di importanza nazionale, come l' IRRCS Santa Lucia, il Centro Vojta, il Policlinico Umberto I, indirizzando il mio interesse prevalentemente verso pazienti con esiti di lesione midollare e trauma cranico, ma avendo, al contempo,  la possibilità di trattare tutte le patologie neurologiche. Dal 1998 al 2005 sono stata assistente e organizzatrice di alcuni dei corsi di Idrokinesiterapia dell'Anik (Associazione Nazionale Idrokinesiterapisti), nonché relatrice in diversi congressi e incontri sullo stesso tema. Nel 2006 insieme alle colleghe Caterina Pianigiani, Federica Montanari e Monica Olivari, abbiamo elaborato un nostro metodo di lavoro in acqua, denominato RMA (Rieducazione Motoria in Acqua), che abbiamo insegnato presso vari centri del territorio nazionale fino al 2009. Dal 1998 ho iniziato a lavorare anche nel settore posturale, specializzandomi nel trattamento delle instabilità vertebrali e di tutte le forme di algia vertebrale, spaziando dall'impiego della Rieducazione Posturale alla Terapia Cranio Sacrale, passando per vari tipi di tecniche di trattamento della fascia.
Nel 2002 ho aperto lo studio privato Progetto Perseo, un luogo dove l'empatia e la professionalità, cercano di essere lo strumento chiave, per aiutare ogni tipo di paziente (neurologico e non) a  recuperare e/o gestire le proprie capacità residue, attraverso dei piani di trattamento individuali e personalizzati, nel rispetto dell'assoluta unicità della persona. 
Le Terapie

Metodiche impiegate per il trattamento delle varie patologie

Strategie di impiego

Si potrebbe pensare che l'ambito neurologico e quello posturale siano due pianeti distanti e che per ogni tipo di patologia ci sia una terapia unica da utilizzare. In realtà l'essere umano è un caleidoscopio di tessuti, sistemi ed apparati, che lavorano insieme in modo inscindibile,  quando si comprende il senso profondo di globalità, non è più possibile ragionare in termini di patologia o sintomo. L'individuo è un unicum di compensi e/o deficit che si innescano su di una causa scatenante e che concorrono al mantenimento di un equilibrio esistenziale più o meno funzionale. L'aspetto psicologico, le tensioni fasciali, i deficit muscolari, le alterazioni di conduzione dell'impulso nervoso e persino le disfunzioni degli organi interni, non possono che essere gestite in parallelo se si vuole ripristinare il massimo equilibrio funzionale che il quadro clinico del paziente consente.
“L’acqua è l’elemento primordiale da cui scaturisce la vita, il luogo in cui l’impossibile diventa possibile. Il corpo immerso fluttua recuperando la tridimensionalità dello spazio, si muove dimenticando la fatica, si ascolta nella sua interezza riscoprendo la percezione di sé stesso”
(Daniela Cesari)

Idrokinesiterapia: tecnica RMA(Rieducazione Motoria in Acqua)

Si tratta di una proposta riabilitativa volta ad integrarsi al trattamento a terra di quasi tutte le patologie sia neurologiche che ortopediche, con interessanti risvolti anche in ambito dermatologico (esiti di ustioni) e chirurgico (esiti di mastectomie).
L'ambiente microgravitario, offerto dall'immersione del corpo in acqua, evidenzia e facilita il potenziamento di capacità motorie residue altrimenti nascoste, consente una rimessa in carico precoce e riduce il dolore e la resistenza alla mobilizzazione.
Un'adeguata temperatura che rientri in un range di 30/34°, facilita il rilassamento, riducendo lo spasmo muscolare, la spasticità e quindi il dolore.
La pressione esercitata dall'acqua sulla superficie corporea, ha effetti sul sistema cardio-circolatorio, respiratorio e sulla proprio ed esterocezione, unita alla libertà di movimento su tutti i piani dello spazio, determina una ricchezza di stimolazioni percettive utili anche al recupero cognitivo.
 La presa in carico del paziente parte da una duplice valutazione condotta sia a terra che in acqua, si articola poi nella costruzione di un piano di trattamento idoneo integrato alla rieducazione neuromotoria, e nella verifica dei risultati ottenuti. Nella costruzione del percorso si utilizza il criterio della sperimentazione di tutte le tappe fisiologiche di sviluppo ontogenetico del movimento, passando dal decubito supino alla stazione eretta, per arrivare al lavoro propriocettivo ed integrarlo nella globalità degli schemi motori.

Rieducazione Neuromotoria: il mio approccio

Partendo da una valutazione basata sulla capacità di compiere le tappe dello sviluppo ontogenetico del movimento, si costruisce un piano di trattamento volto a far recuperare più tappe evolutive possibili che separano il paziente dal raggiungimento della capacità deambulatoria. In caso di mancanza di collaborazione attiva, o assenza di movimento, verrà privilegiata la metodica Vojta; contemporaneamente, o se necessario a seguire, gli schemi motori acquisiti vengono integrati e potenziati con le metodiche Kabat e Bobath; in tutti i casi in cui sia possibile farlo, l'Esercizio Terapeutico Conoscitivo di Perfetti, completa il percorso con il recupero propriocettivo, e l'acquisizione della motricità fine. In ogni caso l'obiettivo è sempre l'autonomia ottimale rispetto alle potenzialità residue del paziente, e la prevenzione dei danni secondari, nell'ottica che la fisioterapia non può e non deve essere il perno fisso attorno cui ruoterà costantemente la vita del paziente, quanto piuttosto il pegaso che lo farà andare lontano da solo secondo le sue possibilità.
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Terapia Cranio Sacrale metodo Upledger

La Terapia Cranio-Sacrale (CST) è una tecnica manuale non invasiva che si avvale della palpazione e della mobilizzazione del tessuto fasciale. 
Partendo dall'analisi delle tensioni anomale determinate da eventi patologici, traumatici o di origine emotiva, attraverso un lavoro di ascolto e condizionamento della fascia, si cerca di ristabilire l'equilibrio funzionale del tessuto trattato. 
Questo tipo di lavoro riesce ad avere effetti benefici su tutti gli apparati: da quello viscerale, a quello muscolo-scheletrico; sul sistema nervoso centrale e periferico concorre alla riduzione degli effetti dei danni secondari da lesione neurologica.
Il trattamento del sistema fasciale corporeo, per tanto, viene utilizzato dal terapista sia nella rieducazione posturale che come supporto alla rieducazione neuromotoria. 
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Rieducazione Posturale Globale metodo Souchard

Si tratta di una tecnica manuale individuale e globale, che richiede la partecipazione attiva del paziente: partendo dalla storia clinica e dall'analisi posturale dei sintomi, si individuano le possibili cause della disfunzione in atto. Attraverso l'uso di posture e di una corretta respirazione associata ad esse, vengono indotti l'allungamento delle catene muscolo scheletriche e le correzioni articolari dei relativi segmenti ossei, che portano all'eliminazione definitiva dei sintomi e, laddove siano rimovibili, anche delle cause. Nel caso in cui le cause non siano rimovibili, si ottiene un nuovo bilanciamento dell'assetto corporeo, migliore e più funzionale del precedente, che andrà mantenuto attivamente nel tempo, attraverso le autoposture specifiche individuate per ogni singolo paziente.
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Informazioni e appuntamenti

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Progetto Perseo Fisioterapia

in Via Gioacchino Rossini, 5 06073 San Mariano di Corciano PG
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